Sii vigile, non impaurito!
Quale messaggio ci sta portando la pandemia da COVID-19? Fa parte degli eventi che annunciano la venuta del Messia? È sorprendente che, secondo la visione biblica, l’intensità dei segni aumenterà man mano che ci avviciniamo alla Sua venuta. Ma qual è l’atteggiamento biblico a questo riguardo?
“Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà”
Riflettendo sul versetto di Matteo 24:36, possiamo osservare che Gesù è molto chiaro sull’atteggiamento che si aspetta da noi: ci invita a vegliare, perché non sappiamo in quale giorno il nostro Signore verrà. Il suo sermone è una risposta alla domanda dei discepoli, i quali, di fronte alle parole di Gesù in merito alla distruzione del Tempio, si informano circa la fine dei tempi e la Sua venuta. In questo lungo sermone Egli parla delle ultime cose che avverranno e dei segni che saranno visibili a livello globale: il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e i corpi celesti saranno scossi.
Detersione e purificazione
Ma questa è solo una cupa prospettiva per il futuro, quella di cui la gente parla in questi giorni in merito ai principali problemi mondiali come l’esaurimento delle risorse terrestri, la distruzione dell’ambiente, eccetera? In realtà, ciò che il Signore Gesù promette è qualcosa di completamente diverso da una grande catastrofe che incute terrore. Certamente, in merito alla fine dei tempi la Bibbia parla del fuoco, il fuoco del Giudizio, ma Dio non cerca la distruzione. Il fuoco del giudizio è, piuttosto, una pulizia, una purificazione. Una purificazione che prepara il mondo per la svolta finale della salvezza di Dio. Quindi i segni su scala globale di cui parla la Bibbia hanno a che fare con questo. Infatti, Gesù afferma che quando questi segni si verificheranno, la salvezza sarà vicina, perché allora il Figlio dell’uomo verrà nella gloria.
Questa è la prospettiva definitiva! Quando ci guardiamo intorno, spesso è difficile credere che tutto finirà bene. Ma la Parola profetica ci spinge a volgere i nostri occhi e il nostro cuore a Dio e a Suo Figlio, il Messia. Il Figlio dell’uomo sta tornando. E poiché Lui viene, abbiamo un futuro: è quello che stiamo aspettando. In questo Gesù ci chiama a vegliare. Ricordiamoci che
“Dio è un Dio di salvezza, non di condanna”
Ai tempi di Noè
Gesù fa un parallelismo con i tempi di Noè, la cui storia è nota: Dio concede 120 anni ad una generazione per ascoltare la Sua Parola e pentirsi. Noè è l’unico che obbedisce. Le acque del diluvio divengono quindi una fossa comune per chi non ha ascoltato. Se solo quella generazione avesse dato ascolto a Noè!
“Le acque agitate divengono una fossa comune. Se solo avessero ascoltato Noè!”
Alza la testa
Ora, siamo chiamati ad imparare una lezione da questo, dice il Signore Gesù. Perché ci sarà esattamente la stessa mentalità negli ultimi giorni, prima della venuta del Figlio dell’uomo e poi, all’improvviso, arriverà il grande giorno. Dio non anticipa il giorno della Sua venuta perché non vuole che nessuno perisca, ma che tutti vengano al pentimento, dice Pietro. Dio non vuole che nessuno rimanga indietro, quindi siamo vigili e preparati! La chiave è ascoltare e accettare l’invito di Gesù e stare all’erta in vista del grande futuro! Dopotutto, questa è la svolta decisiva per il meglio. Alla fine del mondo non c’è in attesa una gigantesca catastrofe, ma un meraviglioso futuro con Dio! O meglio, attraverso la catastrofe, attraverso il giudizio, un futuro meraviglioso. La Bibbia è chiara al riguardo, anche se non siamo in grado di comprendere esattamente cosa e come tutto ciò avverrà. Ma in ogni caso, siamo certi che Dio sarà con gli uomini e loro saranno il Suo popolo. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
Il sermone di Gesù è diretto proprio contro la paura, contro la disperazione, contro il cinismo, contro il pessimismo. Apre gli occhi su un futuro fantastico: non vuole perdere nessuno, ecco perché dice in modo così insistente di essere vigilanti e pronti! Vegliare significa fare attenzione ai segni. Alziamo la testa quando vediamo i segni di Dio, non lasciamoci prendere in ostaggio dalla paura e dal pessimismo e, ancor meno, dall’indifferenza, ma alziamo la testa nella radiosa attesa della venuta del Signore!
“Dio non anticipa il giorno della Sua venuta perché non vuole che nessuno perisca, ma che tutti vengano al pentimento.”