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Artisti di Arte Degenerata – Entartete Kunst

Robson Filho Colodeti - 10 Ottobre 2023

Alexei von Javlensky (1864 – 1941)

Alexei von Javlensky nasce il 13 marzo 1864 a Torzhok, in Russia. Nel 1889, Javlensky abbandona una carriera consolidata nella Guardia imperiale russa per studiare pittura sotto la guida del pittore storico russo Ilya Repin. Nel 1896, disilluso dal realismo, si trasferisce a Monaco, dove incontra il pittore Wassily Kandinsky, che lo influenzerà per tutta la vita. Nel 1905 lavora con il pittore fauvista Henri Matisse, le cui aree piatte di colore vibrante esercitano un’ulteriore influenza sul suo lavoro. Dopo essere tornato a Monaco, trascorre diverse estati a Murnau con Kandinsky, Gabriele Münter e Marianne von Werefkin, una pittrice russa con cui Javlensky è arrivato in Germania. Nel 1917 inizia la sua nota serie di Teste mistiche e l’anno successivo Teste astratte, che combina note fauviste ed espressioniste con la tradizione e la spiritualità dell’arte russa.  L’opera di Javlensky è caratterizzata da espressionismo, simbolismo e misticismo. Durante il regime nazista, l’arte di Javlensky viene considerata “degenerata” perché non conforme all’ideale nazista di arte. Nel 1937, 72 opere di Javlensky vengono confiscate e due di queste vengono esposte nella mostra Die Ausstellung “Entartete Kunst” (Arte degenerata) a Monaco. Nonostante gli sforzi del regime nazista per screditare il lavoro di Javlensky, la sua arte continua a essere esposta in vari musei e gallerie di tutto il mondo

Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Blu)

La filosofia del movimento Der Blaue Reiter è quella di creare una nuova ondata di arte moderna, diversa da quella convenzionale e conformista dei suoi predecessori. Il gruppo è un’associazione di artisti con approcci estetici diversi, uniti dalla fede nel potere spirituale del colore. Il loro obiettivo è mostrare, attraverso la varietà delle forme rappresentate, come i desideri interiori dell’artista si incarnino. I membri del gruppo condividono la stessa idea di creare arte come connessione allo spirituale attraverso l’uso del colore. Sono interessati a creare arte che esprima emozioni piuttosto che raffigurare scene concrete. Il gruppo ha cercato di trascendere il mondano perseguendo il valore spirituale dell’arte. Gli artisti associati al Der Blaue Reiter sono importanti pionieri dell’arte moderna del XX secolo, aprendo la strada a Gorky, Pollock, Basquiat e ai loro numerosi eredi artistici di oggi. Il movimento inizia con un gruppo di artisti tedeschi nel 1905. Si ritiene che il nome Der Blaue Reiter derivi da una tela simbolista di Kandinsky del 1903. L’emblema del gruppo è il soldato cristiano romano San Giorgio, che uccise un drago che chiedeva sacrifici umani.

Emil Nolde (1867 – 1956)

Figlio di contadini dello Schleswig, Emil Nolde inizia la sua vita artistica con la scultura ornamentale.  Studia disegno all’Accademia di Belle Arti di Karlsruhe e successivamente all’Accademia di Berlino. Dal 1884 al 1891 Nolde abita a Flensburg, dove lavora in un mobilificio e studia per diventare intagliatore e illustratore. Dal 1892 al 1897 insegna disegno ornamentale alla Scuola d’arte industriale di San Gallo, in zera. Nel 1902 scopre i dipinti di Vincent van Gogh e Paul Gauguin durante le mostre a Berlino e Weimar, opere che lo influenzeranno profondamente. La sua prima tela conosciuta, dipinta in Svizzera, risale al 1895-1896 (Giganti di montagna). Nel 1905 si trasferisce a Berlino e nel 1907  incontra il pittore Edvard Munch . Aderisce  alla Secessione di Berlino, ma  vi rimane un breve periodo  per creare con gli amici  il movimento Die Brücke. In questo periodo lo stile artistico di Nolde si avvicina sempre più a  soggetti religiosi, di particolare creatività è una pala d’altare in nove parti sulla vita di Cristo. Nei suoi viaggi in Siberia, Pacifico e Giappone sperimenta la pittura ad acquerello per poi tornare alla pittura floreale. Nel 1934 aderisce al partito  nazista, Goebbels lo apprezza molto la sua arte e acquista alcuni dei suoi quadri.  A Nolde viene dedicata una sala nella Galleria Nazionale di Berlino. Ma non tutti i gerarchi nazisti lo apprezzano, per esempio  Alfred Rosenberg  non apprezza la sua arte e nemmeno Adolf Hitler approva la sua arte.. Nolde viene quindi espulso dall’Accademia delle Arti. Durante la campagna contro l'” Arte degenerata  “, gran parte delle sue opere  circa 1.052 esposte nei musei tedeschi vengono  confiscate e alcune vengono distrutte per ordine dei nazisti. A Nolde il regime impedisce di dipingere e gli vieta dii acquistare il materiale per dipingere- regime non gli permette di acquistare i materiali per dipingere. Malgrado ciò, con l’aiuto segreto degli amici, produce segretamente una serie di dipinti con uno stile più pacato e disteso.

Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938)

È un pittore, incisore e scultore tedesco, noto per essere stato uno dei fondatori del gruppo artistico Die Brücke. Kirchner nasce a Aschaffenburg, in Germania, nel 1880. Studia architettura a Dresda dal 1901 al 1905, ma abbandona gli studi per dedicarsi alla pittura. Nel 1905, Kirchner fonda il gruppo artistico Die Brücke insieme ad altri tre artisti. Il gruppo si propone di creare un’arte nuova e moderna, in contrasto con l’establishment artistico dell’epoca, intenzionati a conquistare la libertà d’azione nell’arte e nella vita. Nel 1911, Kirchner si trasferisce a Berlino, dove continua a dipingere e a esporre le sue opere. Nel 1913, tuttavia, subisce un crollo nervoso ed è costretto a interrompere la sua attività artistica per un breve periodo di tempo.Kirchner sviluppa uno stile pittorico caratterizzato da colori vivaci e linee forti, che riflette l’influenza dell’arte. rinascimentale tedesca aggiornandola sulle esperienze artistiche d’avanguardia europee dell’espressionismo. Dopo la Prima guerra mondiale, Kirchner si trasferisce in Svizzera, dove continua a dipingere e a esporre le sue opere. Nel 1937, tuttavia, le sue opere vengono incluse nella mostra d’arte “Entartete Kunst” organizzata dal regime nazista, che condanna l’arte moderna come degenerata. Il regime nazista condanna alla distruzione oltre 600 opere di Kirchner. L’artista non riesce a superare il dolore e nel 1938, si suicida a Davos, in Svizzera. Kirchner è considerato uno dei più importanti artisti tedeschi del XX secolo, e la sua influenza si estende ancora oggi sulla pittura e sull’arte in generale. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre in tutto il mondo, e molte di esse sono conservate in importanti musei e collezioni private

Franz Marc (1880-1916)

Pittore, incisore tedesco Marc è considerato uno degli artisti più rappresentativi del XX secolo e uno degli esponenti più rilevanti dell’Espressionismo tedesco. Franz è figlio d’arte di Wilhelm Marc noto pittore.  Nel 1900 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Monaco per studiare pittura e sport. Frequentemente viaggia a Monaco, Indersdorf e Kochel e all’estero, ma alcuni dei suoi viaggi hanno un forte impatto per la sua vita artistica, due di importante rilevanza per l’artista sono a Parigi nel 1903 e nel 1907. Si dedica allo studio delle opere di Vincent van Gogh e in questi anni dipinge soprattutto paesaggi e ritratti. Per mantenersi illustra libri e dà lezioni private. Nel 1910, Marc entra nel gruppo artistico espressionista di Monaco di Baviera “Neue Künstlervereinigung” un movimento precursore di “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro) e partecipa attivamente a tutte le mostre di questa nuova corrente pittorica. Nel 1913 a Berlino espone nella galleria “Der Sturm” in occasione del “Primo Salone d’Autunno Tedesco”, ed ottiene un notevole successo.

L’intenso misticismo nelle opere di Marc espresso nelle forme e nei colori rendono famoso l’artista e le sue opere vengono richieste nelle più importanti gallerie. Allo scoppiare della Prima guerra mondiale, Marc si arruola nell’esercito tedesco e viene inviato al fronte occidentale. Durante una missione bellica in Francia il 4 marzo 1926 muore a Braquis. Il regime nazista, nonostante la morte dell’artista, epura i musei dalle sue opere dichiarandole degenerate e vengono esposte all’Entartete Kunst sin dalla prima esposizione del 1937.

Wassily Vasilyevich Kandinsky (1866-1944)

Wassily Vasilyevich Kandinsky nasce il 16 dicembre 1866 a Mosca. Kandinsky trascorre l’infanzia a Odessa, dove si diploma alla Scuola d’Arte di Odessa. Nel 1886 si iscrive all’Università di Mosca, dove studia legge ed economia. Tuttavia, all’età di 30 anni, inizia a studiare pittura, tra cui disegno dal vero, schizzi e anatomia. Nel 1896, Kandinsky si stabilisce a Monaco di Baviera, studiando prima alla scuola privata di Anton Ažbe e poi all’Accademia di Belle Arti. Nell’arte di Kandinsky confluiscono musica e spiritualità. Grazie all’apprezzamento per la musica del suo tempo e all’indole cinestesica, le opere di Kandinsky presentano un marcato stile espressionista nei primi anni. Ma nel corso della sua carriera, abbraccia tutti gli stili artistici del suo tempo e dei suoi predecessori. Il suo vocabolario visivo si sviluppa attraverso tre fasi, passando dalle prime tele rappresentative e dal loro simbolismo divino alle composizioni liriche ed estatiche, fino agli ultimi piani di colore geometrici e biomorfi. Kandinsky fonda l’influente gruppo di Monaco Der Blaue Reiter (“Il cavaliere azzurro”; 1911-14) e inizia una pittura completamente astratta. È considerato uno dei primi creatori dell’astrazione pura nella pittura moderna. È importante notare che l’impulso di Kandinsky ad eliminare del tutto il soggetto non è dovuto esclusivamente a considerazioni strettamente estetiche. Kandinsky, infatti, sembra non poter godere delle proprietà fisiche dell’olio e del pigmento senza preoccuparsi del loro significato. Alla mostra d’arte degenerata “Entartete Kunst” del 1937, compaiono circa 50 opere di Kandinskij, che verranno poi vendute a basso costo all’asta ad acquirenti stranieri.

Lasar Segall (1889-1957)

È un pittore, incisore e scultore ebreo lituano e brasiliano. Lasar Segall nasce a Vilnius, in Lituania, figlio di uno scriba della Torah. L’arte di Segall deriva dall’impressionismo, dall’espressionismo e dal modernismo. I suoi temi più significativi sono le rappresentazioni della sofferenza umana, della guerra, della persecuzione e della prostituzione. Segall si trasferisce a Berlino all’età di 15 anni e studia prima alla Königliche Akademie der Künste di Berlino dal 1906 al 1910 e alla fine del 1910 si trasferisce a Dresda per continuare gli studi alla Kunstakademie Dresden come “Meisterschüler Segall pubblica un suo primo libro d’arte di cinque acqueforti a Dresda, Sovenirs of Vilna nel 1919, e due libri illustrati con litografie intitolati Bubu e die Sanfte. L’artista comincia quindi a esprimersi più liberamente e a sviluppare un proprio stile, che incorpora aspetti del cubismo, esplorando al contempo il proprio background ebraico. I suoi primi dipinti, tra il 1910 e i primi anni Venti, raffiguravano figure inquiete circondate da tratti esagerati e audaci, influenzati dalle figure tribali africane. Nel 1912 le opere di Segall ritraggono in gran parte le masse dell’umanità perseguitata nella sua forma espressionista. Si trasferisce a San Paolo, in Brasile, dove già vivono tre dei suoi fratelli e torna a Dresda nel 1914 ed è ancora molto legato nello stile espressionista. Nel 1919 Segall fonda il “Dresdner Sezession Gruppe 1919” con Otto Dix, Conrad Felixmüller, Otto Lange e altri artisti. La mostra di Segall alla Galery Gurlitt riceve numerosi riconoscimenti. Nonostante Segall abbia molto successo in Europa, è o fortemente influenzato dal periodo trascorso in Brasile, che ha già trasformato sia il suo stile che i suoi soggetti. La vita trascorsa in Brasile ha dato a Segall l’opportunità di farsi un’idea precisa dell’arte sudamericana. Ritornato in Brasile Segall  nel 1923 ottiene la cittadinanza brasiliana. Durante la permanenza in Brasile, la sua arte è fortemente influenzata dal quartiere a luci rosse di Rio de Janeiro. Molti artisti brasiliani influenzarono i soggetti di Segall e rafforzarono la sua forma cubista. L’artista si ambientò nel suo nuovo Paese e dipinse temi che contribuivano alla campagna brasiliana, ai mulatti, alle favelas, alle prostitute e alle piantagioni. A causa della natura dura ed estrema del ritratto di Segall delle prostitute e della sua rappresentazione della sofferenza umana, le sue opere creano alcuni problemi e discussioni. Sebbene Segall abbia intenzione di risiedere esclusivamente in Brasile, continua a fare avanti e indietro dall’Europa per le sue mostre personali. Nel 1937 anche le sue opere sono all’indice della persecuzione nazista, e il suo nome è nel catalogo della mostra ENTARTE KUNST – Arte degenerata. Lontano dalla Germania riesce a salvarsi da ogni persecuzione in atto agli ebrei d’Europa. In Brasile riesce a raggiungere un ruolo molto importante nell’arte, oltre a salvarsi lontano dal regime nazista.

Marc Chagall (1887-1985)

Nato in una famiglia di cultura e religione ebraica, figlio di un mercante, è il maggiore di nove fratelli. Nelle opere dell’artista ricorda spesso il periodo dell’infanzia nello shtetl, villaggio ebraico, felice nonostante le tristi condizioni degli ebrei russi sotto il regime zarista. Dal 1906 al 1909 studia pittura, prima a Vitebsk, poi alla Scuola della Società Imperiale per la Difesa delle Belle Arti di Pietroburgo, dove è allievo anche di Léon Bakst. Nel 1910 Chagall si trasferisce a Parigi. Nella capitale francese dove conosce le nuove correnti in auge. In modo particolare si approccia al Fauvismo e al Cubismo. L’avvicinarsi dell’inizio del conflitto mondiale fa rientrare Marc Chagall a Vitebsk. Nella sua città natale Chagall fonda l’Istituto d’Arte, di cui sarà direttore fino al 1920. Successivamente si trasferisce a Mosca, dove crea le decorazioni per il teatro ebraico statale “Kamerny”. Nel 1917 partecipa attivamente alla Rivoluzione russa, tanto che il ministro sovietico della cultura nomina Chagall Commissario dell’arte nella regione di Vitebsk. Non avrà però successo in politica. Nel 1923 si trasferisce in Germania, a Berlino, per tornare infine a Parigi. In questo periodo pubblica le sue memorie in lingua Yiddish, scritte inizialmente in russo e poi tradotte in francese, il pittore scriverà anche articoli e poesie pubblicati in diverse riviste e raccolti – postumi – in forma di libro. A Parigi riallaccia i contatti con il mondo culturale che aveva lasciato e conosce Ambroise Vollard, il quale gli commissiona l’illustrazione di vari libri. In seguito, l’artista viaggia molto, in Europa ma anche nell’allora Palestina. Mentre in Europa si assiste all’ascesa del nazismo, tutte le opere di Marc Chagall in Germania vengono confiscate dal regime e considerate arte degenerata e molte dei suoi quadri saranno nella lista di Entartete Kunst sin dalla prima esposizione del 1937. L’intervento di collezionisti d’arte ha salvato molte delle sue opere, che altrimenti sarebbero state completamente distrutte.  A titolo esemplificativo, la Galleria Fischer di Lucerna è intervenuta nel 1939 salvando molti dei suoi quadri.

Gabriele Münter (1877-1962)

Nasce il 19 febbraio 1877 a Berlino, in una famiglia benestante che aveva vissuto a lungo negli Stati Uniti. Nel 1901, la Münter si iscrive a un corso d’arte a Monaco. Compagna di Wassily Kandinsky, i due artisti fondarono insieme il gruppo Der Blaue Reiter. Il lavoro della Münter passa dalla copia più o meno impressionistica della natura alla sensazione del suo contenuto, all’astrazione e all’estrazione di un estratto. Lo scopo dell’artista era cercare di dipingere lo spirito della civiltà moderna, le sue turbolenze sociali e politiche e la sua gravitazione verso il materialismo e l’alienazione. Münter nota che i quadri sono tutti momenti di vita: esperienze visive istantanee, generalmente rapide e spontanee. Nonostante sia cresciuta in una famiglia e in un Paese che scoraggiavano le donne dalla carriera artistica, la Münter è diventata un’artista di spicco. Le sue opere sono state esposte in vari musei e gallerie di tutto il mondo. Münter muore il 19 maggio 1962 a Murnau, in Germania.

Otto Dix (1891-1969)

Pittore e stampatore tedesco, figura di spicco del movimento della Neue Sachlichkeit (Nuova Oggettività) Nato in una famiglia di umili origini, ma sono i genitori a incoraggiare il figlio a dedicarsi all’arte. Otto Dix frequenta la Scuola di Arti e Mestieri di Gera e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Dresda. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio nell’esercito tedesco e rimane profondamente sconvolto dagli orrori della guerra, che echeggeranno nel suo stile artistico per tutta la vita. Infatti, l’opera di Dix sembra voler riportare i traumi vissuti su tela, attraverso una rappresentazione dura e realistica della società tedesca durante la Repubblica di Weimar e della brutalità della guerra. Tra le sue opere più famose è “La guerra” (1924), una serie di 50 acqueforti che raffigurano gli orrori della guerra, e il “Ritratto della giornalista Sylvia von Harden” (1926), un ritratto satirico di una giornalista berlinese. Dopo la guerra studia alla Hochschule fur Bildende Kunste e diviene membro fondatore del gruppo della Secessione di Dresda. Il suo lavoro è marcatamente espressionista, influenzato da George Grosz e dal dadaismo, ma negli anni’ 20 l’arte di Dix comincia ad assumere tratti più realistici ed esasperanti, come testimoniato dal suo quadro “La trincea”, che raffigura soldati decomposti e smembrati. Durante il regime nazista, Dix è considerato un artista degenerato e le sue opere vengono vietate, rimosse dalle collezioni dei musei ed esposte sin dalla prima l mostra dell’Entartete Kunst del 1937. A causa del nazismo perde la cattedra di insegnante all’Accademia di Belle Arti di Dresda ed è costretto a trasferirsi sul lago di Costanza, dove si concentra sulla pittura religiosa e paesaggistica. Durante la Seconda guerra mondiale Dix è costretto a prestare servizio e viene catturato dalle truppe francesi, viene rilasciato nel 1946. L’aver prestato servizio in un’altra guerra, traumatizza ulteriormente l’artista e questo si riflette anche sul suo lavoro. Muore nel 1969 a Singen, in Germania. L’eredità di Dix continua a influenzare l’arte contemporanea e le sue opere si trovano nei principali musei e gallerie di tutto il mondo.

Paul Klee (1879 – 1940)

Paul Klee nasce il 18 dicembre 1879 a Münchenbuchsee, vicino a Berna. Figlio di musicisti, all’età di sette anni inizia a studiare il violino. Pochi mesi dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce a Berna, dove il padre insegna al Conservatorio Hofwyl. Paul cresce in un ambiente colto, con un particolare interesse per la poesia, la musica e la pittura. Nel 1898 Klee parte per Monaco e si iscrive all’Accademia di Belle Arti, dove studia sotto la guida di Franz von Stuck. In questo periodo inizia a scrivere i suoi diari, che dureranno fino al 1918. Klee lavora in relativo isolamento, sperimentando vari stili e mezzi, come caricature e disegni simbolisti, e in seguito producendo piccole opere su carta principalmente in bianco e nero. Finché nel 1911 torna a Monaco, dove entrerà a far parte del gruppo espressionista tedesco Der Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro), fondato da Wassily Kandinsky e Franz Marc. L’opera di Klee è caratterizzata da un approccio poetico e immaginifico alla realtà, che realizza attraverso un profondo studio delle relazioni magiche tra forme, idee e colori. È un artista di intensa spiritualità che crede che il mondo materiale rappresenti solo una delle tante finestre aperte alla conoscenza umana. Il suo uso del disegno, del colore, dei codici tradizionali, dei segni ideografici, geometrici e figurativi trasformati in insiemi innovativi e significativi, mostra chiaramente i suoi tentativi di usare l’arte come strumento della sua concezione filosofica. La formazione artistica di Klee beneficia di altri incontri significativi, ma non bisogna dimenticare che l’originalità della produzione di Paul Klee è dovuta anche alla sua familiarità con la musica e alla conseguente padronanza del processo compositivo che apre la strada a una concezione estetica capace di assimilare e fondersi con l’humus culturale e artistico del suo tempo. Klee muore il 29 giugno 1940 a Muralto, in Svizzera. Durante il regime nazista, anche Paul Klee viene stigmatizzato come artista “degenerato” e la sua opera è inclusa nella mostra propagandistica “Entartete Kunst”, inaugurata a Monaco nel 1937.

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