La guerra in Ucraina ha effetti devastanti sulle comunità ebraiche
La guerra in Ucraina ha effetti devastanti sulle comunità ebraiche
Una settimana fa l’Ucraina sembrava molto diversa. La minaccia dalla Russia era presente, ma nessuno prevedeva che la situazione si sarebbe aggravata in modo così tragico. L‘incubo è diventato realtà: centinaia di migliaia di abitanti sono in fuga. In Ucraina conflitti e disordini spesso vanno di pari passo con un drammatico aumento dell’antisemitismo. Pertanto esortiamo i cristiani a stare al fianco della comunità ebraica in Ucraina.
Gratitudine
Il direttore di Cristiani per Israele Ucraina, Koen Carlier ha detto: “Avete donato generosamente alla nostra campagna di emergenza per l’Ucraina e siamo estremamente grati per questo. È necessario molto aiuto. Sono già diecimila le domande accumulate da famiglie che vogliono fuggire in Israele. Servono molti soldi per finanziarlo. Inoltre, la nostra squadra di Cristiani per Israele in Ucraina fornisce cibo e riparo ai rifugiati ebrei e li aiuta ad evacuare quotidianamente. Le circostanze sono estremamente difficili, ma non ci fermeremo“.Cristiani per Israele sta aiutando uomini, donne e bambini ebrei in Ucraina con cibo, riparo ed evacuazione. Questo aiuto è ora più che mai necessario!Fare la differenza
Le comunità ebraiche in città come Kiev, Donetsk e Kharkiv stanno attraversando un periodo difficile a causa della guerra. L’allarme antiaereo suona continuamente, i centri cittadini vengono bombardati, i supermercati sono chiusi e le strade di accesso sono in gran parte bloccate. Ma anche in altre parti dell’Ucraina la situazione è estremamente instabile. Koen Carlier ha detto: “Siamo grati che il nostro team in Ucraina abbia fatto quanti più preparativi possibile nelle ultime settimane, fornendo cibo e organizzando rifugi. Pertanto ora possiamo davvero fare la differenza con il nostro aiuto di emergenza”.
Di nuovo in fuga
Vi presentiamo la famiglia di Rita e Valentin insieme alle loro tre figlie, Lisa (5), Eva (2,5) e Yana (1,5). Nel 2015 Rita è fuggita dalla zona di guerra di Donetsk nella parte occidentale dell’Ucraina, dove la sua vita era in pericolo. Ad Odessa ha conosciuto Valentin, poco dopo si sono sposati. La famiglia stava pensando di emigrare in Israele, ma non aveva ancora concretizzato la decisione. La guerra ha stravolto tutto. Le parole di Rita: “Non mi sarei mai aspettata di dover fuggire di nuovo”. Ora la famiglia sta partendo verso il confine più vicino grazie all’aiuto di Cristiani per Israele. Da lì saranno presto evacuati in Israele. La figlia Lisa (5) ha una difficoltà che le impedisce di parlare ed è solo da un anno che riesce a dire qualche parolina ogni tanto. La nostra collaboratrice Nataliya: “È stato così speciale quando ho incontrato Lisa per la prima volta qualche giorno fa, è corsa verso di me e mi ha chiamato “Babushka” (nonna). Sono così grata che siamo stati in grado di aiutare questa famiglia”.
La nostra assistenza è vitale
Per i loro bisogni quotidiani molti anziani ebrei dipendono dai nostri pacchi alimentari. Il nostro coordinatore Koen Carlier lavora notte e giorno con il suo team per aiutare queste persone in tutti i modi possibili: provvedono rifugi di emergenza per i rifugiati ebrei, forniscono cibo a quelli che sono rimasti senza niente da mangiare ed evacuano le persone in Israele. Lavorano in condizioni difficili e non sempre sicure. Ecco perché il vostro sostegno e le vostre preghiere sono molto importanti. L’assistenza non deve fermarsi: bisogna andare avanti.
Vi presentiamo la famiglia di Rita e Valentin insieme alle loro tre figlie, Lisa (5), Eva (2,5) e Yana (1,5). Nel 2015 Rita è fuggita dalla zona di guerra di Donetsk nella parte occidentale dell’Ucraina, dove la sua vita era in pericolo. Ad Odessa ha conosciuto Valentin, poco dopo si sono sposati. La famiglia stava pensando di emigrare in Israele, ma non aveva ancora concretizzato la decisione. La guerra ha stravolto tutto. Le parole di Rita: “Non mi sarei mai aspettata di dover fuggire di nuovo”. Ora la famiglia sta partendo verso il confine più vicino grazie all’aiuto di Cristiani per Israele. Da lì saranno presto evacuati in Israele. La figlia Lisa (5) ha una difficoltà che le impedisce di parlare ed è solo da un anno che riesce a dire qualche parolina ogni tanto. La nostra collaboratrice Nataliya: “È stato così speciale quando ho incontrato Lisa per la prima volta qualche giorno fa, è corsa verso di me e mi ha chiamato “Babushka” (nonna). Sono così grata che siamo stati in grado di aiutare questa famiglia”.
La nostra assistenza è vitale
Per i loro bisogni quotidiani molti anziani ebrei dipendono dai nostri pacchi alimentari. Il nostro coordinatore Koen Carlier lavora notte e giorno con il suo team per aiutare queste persone in tutti i modi possibili: provvedono rifugi di emergenza per i rifugiati ebrei, forniscono cibo a quelli che sono rimasti senza niente da mangiare ed evacuano le persone in Israele. Lavorano in condizioni difficili e non sempre sicure. Ecco perché il vostro sostegno e le vostre preghiere sono molto importanti. L’assistenza non deve fermarsi: bisogna andare avanti.